Cresce il Salone del mobile, al punto che ormai si parla di Saloni, al plurale. Perché ci sono anche il Salone del complemento d'arredo, Eurocucina, il Salone Satellite, Eimu 2002 Comfort & Technology. In questo scintillare di iniziative, per affinità e contiguità, è presente in forze anche la moda, che a volte offre i suoi spazi per mostre ed esposizioni (è stata Krizia la prima ad aprire regolarmente la sua sede per ospitare designer come Ingo Maurer), a volte si trasforma in progetto e design proponendo un'estetica globale, senza confini. Una forma di total living.
Il più convinto nel sostenere questa complessità dello stile è Giorgio Armani che con la sua linea Armani Casa è entrato risolutamente nel settore dell'arredo, preparando mobili e accessori. Ad aprile presenterà, oltre a lussuosi servizi per la tavola e oggetti eccezionali di argenteria, un gruppo di nuovi mobili declinati nei preziosi materiali della tradizione italiana, che affiancheranno la prima serie di impronta più orientale.
Emilio Pucci, il marchio celebre per i suoi straordinari disegni a colori che il suo fondatore diceva essere ispirati al mare e alle coste d'Italia, lancia una linea di complementi per il giardino prodotti da Cappellini, che li espone al Superstudio di via Tortona.
Agnona nel suo negozio Blanket & Plaids di via Spiga, lancia una collezione di plaid e coperte di pregiatissimo cachemire, mescolati in certi casi con la seta, e di alpaca che finalmente supera l'ossessione per le sfumature naturali esplodendo nel giallo brillantissimo, l'arancio, il rosso bollente, il pistacchio forte. Roberto Cavalli, invece, lavora con Italo Rota, l'architetto con cui ha allestito la mostra sui suoi trent'anni di lavoro nelle storiche sale di Palazzo Pitti a Firenze. Sui viali d'entrata del Salone del mobile inventeranno grandi installazioni, simili a scatole di cristallo, nelle quali esporre il mondo iperdecorato e ipercolorato dello stilista.