Quante nuove nomine, in questi ultimi mesi. Una ricerca realizzata da Pambianco Strategie di Impresa per Corriere Economia dice che, tra lo scorso novembre e il 20 febbraio, tra le aziende della moda monitorate da Pambianco sono cambiate 79 posizioni e, di queste, la maggioranza (46) riguardano le cariche più alte, appunto amministratori delegati, presidenti e soprattutto direttori generali.
La causa di tutto questo movimento sta, dice Carlo Pambianco, nel bisogno di aumentare le dimensioni: «In un mercato globale le aziende devono diventare sempre più grandi. Più che per linee interne, però, crescono attraverso acquisizioni, ma quando si rileva un’azienda o l’imprenditore resta a gestirla oppure bisogna trovare un manager. Il problema è che non c’è una scuola di direttori generali, continua Pambianco, perchè finora sono stati gli imprenditori a fondare e far crescere le aziende. Per questo sempre più spesso si vanno a prendere direttori generali fuori dal mondo della moda. Ma, nonostante le dichiarazioni ufficiali, lo si fa per necessità, non per scelta».
La ricerca di Pambianco mette in luce che i maggiori movimenti nel management ci sono stati nel novembre del 2001 e nel gennaio 2002, con 26 posizioni cambiate per ciascuno dei due mesi. Il 70% dei dirigenti è andato in aziende della stessa nazionalità rispetto a quella di partenza. E il 90% di loro si è mosso all’interno del settore della moda, ma c’è già un 10% che proviene da settori diversi come il tecnologico, la grande distribuzione e, soprattutto, la finanza. «Oggi la finanza è diventata una variabile fondamentale che solo cinque anni fa non esisteva», dice ancora Pambianco.