Tod's conferma la strategia d'attacco sul fronte dell'espansione, che comunque avverrà essenzialmente per linee endogene, sviluppando la matrice canali di vendita/prodotti, e le affianca un piano di difesa per ottimizzare i costi e razionalizzare le funzioni. Il tutto con il preciso mandato di rispettare i target, lavorando anche sull'efficienza per contrastare una fase congiunturale non favorevole.
Nel contempo saranno attuate tutte quelle iniziative per consolidare le posizioni di primo piano conquistate nel «lusso fatto a mano», i cui prodotti hanno la caratteristica di «indiscussa usabilità». La ricerca della leadership consentirà inoltre di rafforzare il valore dei marchi, già oggi considerati a livello d'eccellenza; un bene prezioso su cui fare leva per espandere il business e migliorare la redditività.
L'esercizio appena concluso presenta un progresso del 27% del giro d'affari (con gli Usa a più 50%), mentre l'ebitda dovrebbe migliorare del 30% e le performance dovrebbero tendere a un più 40% a livello di ebit (risultato operativo), con ros (ebit/fatturato) in crescita a oltre il 17 per cento.
Più in particolare lo scorso anno sono stati aperti 12 punti vendita a gestione diretta, che si collocano oggi a quota 50, di cui 37 con marchio Tod's, quello classico per eccellenza, e 13 Hogan, più casual, e sono stati portati a quota 43 i negozi in franchising, E i programmi proseguono in quanto sono già state individuate le 26 location destinate ad accogliere i nuovi punti vendita a gestione diretta che quindi dovrebbero salire a quota 76 entro fine anno, di cui 55 dedicati al marchio Tods.
Nel contempo proseguono i piani di espansione finalizzati ad ampliare il portafoglio prodotti, con particolare riguardo a quelli in pelle.