«No, non intendiamo» disimpegnarci ulteriormente da Hdp, nel cui capitale Caltagirone è sceso, nell’ottobre scorso, dal 5,1 al 4,8 e poi al 3,9 per cento. Lo ha detto il presidente dell’omonimo gruppo, Francesco Gaetano Caltagirone, lasciando Palazzo Grazioli, al termine di un incontro con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Quanto alla presenza nel capitale di Hdp, l’editore l’ha sempre considerata un presidio finanziario interessante da mantenere qualora, nell’ambito di un riassetto potesse essere coinvolto nella governance della società. Un’ipotesi di questo genere sembrò configurarsi nella prima metà dello scorso anno, in seguito alle continue prove di forza tra gli azionisti che ha avuto l’epilogo a luglio, quando Fiat, Pirelli, IntesaBci e Mittel tentarono di disdettare il patto di sindacato.
Sul processo di dismissione del comparto moda è tornato ieri il presidente di Rcs, Cesare Romiti. Per quanto riguarda la Fila, Romiti ha sottolineato che la trattativa tra Hdp e la statunitense Continental per la cessione di Fila «si sta per chiudere». Il presidente di Rcs ha affermato, inoltre, che ci sono trattative avanzate e sembra vicino l’epilogo» anche per Valentino, ma che «non sono ancora esclusive» e il gruppo francese Frey «è solo uno dei pretendenti».