Luciano Soprani dà in licenza il pr�t-à-porter femminile. La griffe milanese ha, infatti, siglato un accordo di cinque anni con l'Afc di Carpi (Modena), meglio nota con il marchio di casa La maison blu e produttrice della maglieria firmata Roberta di Camerino, per la produzione e la distribuzione della prima linea.
«La scelta è stata strategica», ha detto Mario Usellini, presidente della Luciano Soprani, «abbiamo deciso di fare l'opposto di ciò che avviene sul mercato della moda. Abbiamo optato per mantenere la parte creativa saldamente all'interno della griffe e di dare in licenza la produzione e la distribuzione». Dopo l'acquisizione (avvenuta lo scorso luglio da parte di Satinine) è iniziata la ricerca del partner giusto. «Volevamo un partner non molto grande», ha continuato Usellini, «e non impegnato su troppi marchi, ma che anzi fosse interessato a focalizzare l'attenzione sulla crescita di una griffe come Luciano Soprani».
Secondo l'accordo, l'azienda di Carpi sarà licenziataria worldwide a partire dalla collezione autunno/inverno 2002-03. Il primo step che la neoincaricata dovrà intraprendere riguarderà la ricostruzione della rete commerciale. Il prodotto, che attualmente è distribuito a macchia di leopardo, dovrà infatti essere presente sul territorio nazionale e internazionale in modo più omogeneo. Al momento non è prevista nessuna boutique monomarca in quanto considerato un progetto ancora prematuro.
La società milanese, che ha al suo attivo circa 13 licenze (dalle cravatte alle scarpe fino agli orologi passando per i profumi prodotti e distribuiti da Satinine, holding proprietaria del marchio) ha chiuso il 2001 in linea con i budget fissati dalla gestione precedente. Le previsioni sul giro d'affari del 2002 sono di un primo semestre all'insegna della stabilità e di un secondo in crescita. Per l'intero esercizio è stato stimato un incremento delle vendite pari al 4%.