Revisione della price policy portandola dalla fascia top al segmento di «pr�t-à-porter contemporaneo», razionalizzazione del servizio e riposizionamento del prodotto, con un nuovo lettering del logo. Sono questi alcuni step del massiccio piano di riorganizzazione della nuova era di Gianfranco Ferré secondo Roland B�hler, amministratore delegato e direttore commerciale della maison che entro la fine del 1� trimestre '02 verrà integrata all'interno della It holding di Tonino Perna. Obiettivo del tonificante riassetto aziendale è quello di aumentare il valore del marchio, facendo lievitare i ricavi consolidati della griffe, che nel 2002 sono stati pari a circa 56 milioni di euro.
Contenitore-icona della nuova Ferré sarà un nuovo concept delle boutique, che verrà battezzato con il sontuoso flagship store parigino in avenue Montaigne, un negozio diretto di 600 metri quadrati che verrà inaugurato entro settembre 2002. I primi flagship in franchising della nuova «cultura» della maison di via Pontaccio sorgeranno invece a Dubai e Shanghai: obiettivo del business plan della griffe è, infatti, quello di portare in due anni i negozi in franchising da 23 a 80 e di aprire circa 40 shop in shop nei migliori department store di tutto il mondo. Vetrina dell'immaginifico, supremo costruttivismo di Ferré sarà invece l'alta moda, che debutterà nel 2004.
Nell'ampio progetto di razionalizzazione e rilancio del brand, verrà assunto progressivamente il controllo diretto di alcune licenze: dopo gli occhiali (passati da Safilo ad Allison), anche i profumi traslocheranno da Diana De Silva a Itf (società cosmetica partecipata all'80% da It holding tramite la controllata Ibex spa e per la quota restante da Roberto Martone, titolare della Icr). Il primo lancio olfattivo di Ferré «by» Itf avverrà nel 2003, con una nuova fragranza donna e poi un'eau de toilette pour homme. Verrà gestito direttamente anche il business dell'uomo (che pesa sul fatturato per circa il 35%), attualmente prodotto da Cantarelli (che rimarrà partner per la fornitura ma non per la parte façon), e saranno invece probabilmente rinnovate, ma attraverso una joint venture, le quattro licenze con il gruppo Marzotto, in scadenza nel 2003.
sintesi dell'articolo di Francesca Delogu a cura di Pambianconews