La moda fa pressing e chiede al Governo di intervenire subito per evitare che il rallentamento delle vendite si trasformi in una mannaia per molte aziende del settore. Il 2002 sarà un anno difficile, sicuramente nella prima metà, e le imprese vogliono dotarsi di contromisure, anzitutto per alleggerire i costi. Il sottosegretario alle Attività produttive, Mario Valducci, ha assicurato che sta per essere predisposto un decreto ministeriale per equiparare le spese dei campionari a quelle riconosciute nella legge 46, che riguarda le spese per ricerca e innovazione. Un provvedimento atteso, richiesto con vigore fino all'altro giorno dal presidente degli industriali calzaturieri, Antonio Brotini.
Davanti a Valducci, i rappresentanti di tessile, abbigliamento, calzature e pelletteria hanno ribadito tre richieste: oltre alle risorse per la promozione e agli aiuti per i costi sui campionari, le imprese chiedono un intervento sull'Irap. Nel piano sulla fiscalità di Tremonti è prevista la detrazione dalla base imponibile del costo del lavoro che coincide con le esigenze delle imprese di moda, dal momento che l'Irap penalizza proprio le aziende ad alta intensità di manodopera. Il settore, quindi, insiste per attuare la misura in tempi rapidi.
Qualcosa in più si saprà dopo il Consiglio europeo di Barcellona, a marzo. In un documento separato, peraltro, Sistema moda Italia ha proposto di adottare temporaneamente un'Irap differenziata: ridotta, come in agricoltura, per le aziende con un fatturato per addetto inferiore ai 300 milioni di lire (circa 155mila euro); con un'aliquota più alta per tutte le imprese che hanno un fatturato per addetto superiore al miliardo di lire (516mila euro), per compensare la perdita di gettito; come l'attuale per le altre imprese, comprese tra 300 milioni e il miliardo di lire. Sistema moda Italia chiede anche un'aliquota agevolata Irpeg del 19% sul reddito derivante dalle esportazioni extra-Ue. Una misura transitoria, da tre a cinque anni, che andrebbe discussa a Bruxelles.
sintesi dell'articolo di Alessandro Balistri a cura di Pambianconews