Forse nemmeno Patrizio Bertelli e Jo Manko, capo dei collocamenti per Deutsche bank a Londra, avevano messo in conto una tale valanga di prenotazioni. Alla chiusura della fase di underwriting, il prestito obbligazionario con diritto condizionato di conversione in azioni Prada ha confermato tutti i riscontri del bookrunning (la raccolta ordini), con domande cinque volte superiori all’offerta di 700 milioni di euro.
In dettaglio Deutsche bank ha collocato assieme a IntesaBci, Bnp Paribas e Barclays un proprio bond con durata di 3,5 anni e capitale di fatto garantito (le emissioni di Francoforte hanno rating AA di Standard & Poors).
La provvista di 700 milioni di euro verrà quindi girata al closing, entro l’anno, alla Itmd investment tramite sottoscrizione di un bond parallelo emesso dalla società olandese della famiglia Prada-Bertelli. Il rischio di credito sarà frazionato tra le quattro banche e garantito da pegno sul 30% Prada. Itmd, a sua volta, userà 400 milioni per rimborsare propri debiti e 300 per un aumento di capitale della controllata Prada holding. Al momento della quotazione (si ipotizza il primo semestre 2003, dopo l’America’s Cup) i sottoscrittori del bond Deutsche bank potranno concambiare il titolo con il bond Itmd convertibile nel 30% del capitale Prada, a un prezzo pari alla media dei primi dieci giorni di quotazione più un premio del 32%.
sintesi dell'articolo di Daniela Polizzi e Carlo Turchetti a cura di Pambianconews