Come ogni fine anno è tempo di classifiche in casa Pambianco. Lo studio di consulenza milanese ha infatti tirato le somme delle più recenti performance delle aziende del made in Italy. La ricerca è stata condotta relativamente ai primi nove mesi dell'anno comparando i bilanci di un campione di 20 aziende italiane quotate in borsa. Il fatturato complessivo è aumentato del 15,4% rispetto al corrispondente periodo del 2000 ed è passato da 9,168 a 10,58 mld di euro.
Al vertice della classifica per crescita c'è il Mariella Burani fashion group, con ricavi che nei primi nove mesi sono aumentati del 60% passando da 106 a 170 milioni di euro. Secondo posto per Finpart, le cui vendite sono salite del 39% da 231 a 321 milioni di euro. Medaglia di bronzo per Diego Della Valle, che ha messo a segno un +33% nei primi nove mesi passando da 196 a 261 milioni di euro di fatturato.
«L'esame dei risultati», ha detto Carlo Pambianco, «dei primi nove mesi delle aziende italiane quotate evidenzia una notevole crescita dei fatturati e una buona tenuta della redditività ai vari livelli di ebitda, ebit e utile netto, con un'unica eccezione, Benetton, che passa da un utile netto di 195 milioni di euro nel 2000 (pari al 13,5%) a 85 milioni di euro nel 2001 (pari al 5,6%). Ciò indica chiaramente che è soprattutto la politica delle aggregazioni a determinare l'aumento dei fatturati, visto che il mercato è statico, se non in calo. L'aumento dei fatturati attraverso acquisizioni, poi, richiedendo investimenti cospicui per lo sviluppo e il rilancio dei marchi determina, perlomeno nel breve, una riduzione di redditività».
sintesi dell'articolo di Gian Marco Ansaloni a cura di Pambianconews