Hdp si avvia verso la scissione in due della società, che separerà gli asset della moda (Fila, Gft, Valentino) da quelli dell’editoria (Rcs). Il progetto di scissione, già deliberato dai soci e per il quale è già stato affidato il mandato di advisor a Mediobanca, è stato esaminato per la prima volta nelle sue technicality dal direttivo del patto di sindacato, riunito ieri e a cui hanno partecipato anche i rappresentanti di Fiat e Pirelli. L’opzione di dividere in due la società è da tempo tra le preferite dal mercato che anche ieri, quando si sono diffuse le indiscrezioni su un’accelerazione del progetto, è tornato a puntare sul titolo della holding.
Nel frattempo, i vertici della società guidata dall’amministratore delegato Maurizio Romiti stanno proseguendo nel piano di dismissione degli asset della moda. Da qualche settimana Hdp, con l’assistenza di Mediobanca e Rothschild, sta negoziando in esclusiva con gli statunitensi di Continental per la cessione della Fila. In una fase difficile di mercato, in cui in generale chi compra ha maggior potere negoziale rispetto a chi vende, i vertici di Hdp starebbero cercando di tenere alto il prezzo, mentre l’acquirente starebbe esaminando da vicino i conti di Fila che, alla fine di settembre, aveva registrato un risultato operativo negativo per 24,3 milioni di euro, in calo dell’1,9% rispetto a un anno prima.
Più complessa, invece, appare la cessione della Valentino anche se l’advisor Goldman Sachs starebbe continuando nella selezione delle manifestazioni d’interesse dopo che all’inizio di dicembre il fondo Opera, controllato al 50% dalla Bulgari, aveva abbandonato le trattative per l’acquisizione della maison. Alla manifestazione d’interesse avanzata in estate aveva fatto seguito una serrata trattativa, che si è però arenata sul prezzo.
sintesi dell'articolo di Alessandro Geronzi a cura di Pambianconews