Nonostante la difficile situazione internazionale, il Lanificio Luigi Colombo conferma le previsioni per il secondo semestre 2001 che, quindi, consentiranno all'azienda di Borgosesia di chiudere l'anno con un fatturato sui 130 miliardi di lire. Dopo i forti investimenti per la costruzione della nuova fabbrica, le risorse si indirizzano soprattutto alla ricerca su cashmere, cammello, alpaca, angora, mohair e guanaco che sono le fibre usate dal lanificio per la produzione di tessuti pregiati.
Nel 2000 l'azienda ha acquistato un decimo (300 tonnellate di materia prima cinese) della produzione mondiale di cashmere pregiato che, negli ultimi tempi, ha avuto rincari che hanno sfiorato il 100%. Il primo controllo avviene nelle sedi cinesi del lanificio, in Mongolia e a Pechino, quindi nei laboratori di Borgosesia (in tutto 94 passaggi e 18 diversi controlli).
Tra gli investimenti fatti, l'ultimo, di 10 miliardi, riguarda la costruzione quasi terminata del settimo centro di vendita diretta, a Lissone (Milano). Altri tre negozi sono operativi a Bergamo, Brescia, Novara; un megastore è stato inaugurato a Rezzato (Brescia) e si affianca a quelli piemontesi di Romagnano Sesia e Ghemme.