In un momento per molti difficile come quello attuale, ci sono realtà in netta controtendenza che continuano a registrare vendite in aumento. Una di queste è sicuramente la Roberto Cavalli, che quest'anno dovrebbe registrare un fatturato superiore ai 300 miliardi di lire (di cui circa 100 di ricavi derivanti dalle prime linee), contro una precedente stima del giro d'affari di 280 miliardi, comprensivo di quello generato dalle licenze.
Un trend che impone un continuo rafforzamento del marchio su nuovi mercati. Come per esempio il Far east, dove si guarda a nuovi spazi monomarca a Hong Kong, Seul e Taipei. Accordo già fatto invece a Mosca dove Cavalli, approderà nel luglio del prossimo anno. Partner di Cavalli è la Aepkom di Svetlana Maniovich, che da cinque anni è titolare di un multimarca al Metropol.
Accanto alle grandi metropoli internazionali, Cavalli conta di potenziare anche la propria presenza nei resort di prestigio. Obiettivi sono località italiane come Forte dei Marmi e Porto Cervo ma si pensa anche a Miami. Le boutique andranno ad aggiungersi a quelle inaugurate quest'anno a Marbella, Capri e Saint Tropez.
Tutti i punti vendita saranno in franchising, formula sempre meno adottata dalle griffe, che tendono invece a privilegiare la gestione diretta del negozio, ma che per Cavalli sembra essere lo strumento giusto per aumentare la visibilità del marchio nelle maggiori piazze internazionali in breve tempo. Con le previste nuove aperture saliranno a 16 le boutique monomarca griffate Roberto Cavalli, che si andranno ad aggiungere ai negozi già aperti a Milano, Roma, Gedda, Parigi, New York e Venezia. In vista anche un monomarca a Firenze in via Tornabuoni al posto dello storico caffè Giacosa.
sintesi dell'articolo di Gian Marco Ansaloni a cura di Pambianconews