La regola l'ha applicata lui stesso. E ora la suggerisce ai più giovani: 'Non bisogna aver paura di conoscere il mondo. Le esperienze accumulate altrove sono il miglior lievito per far crescere capacità e professionalità in casa propria'. A parlare è Paolo Zegna, amministratore delegato con il cugino Gildo della Ermenegildo Zegna. Nel Gruppo (il fatturato sfiora i 663 milioni di curo con 5.133 dipendenti di cui 1.435 in Piemonte) è responsabile dei mercati asiatici.
Dottor Zegna, come valuta l'immagine del Piemonte all'estero?
'La presenza di alcuni marchi consolidati e ben conosciuti nel mondo (Fiat, Ferrero, De Agostini, aziende prestigiose del distretto tessile) non si è mai tradotta in un'immagine veramente forte a livello internazionale. In alcune nicchie il Piemonte è conosciuto anche per il turismo, per l'artigianato o per alcune imprese leader in comparti specialistici'.
Il Piemonte è un 'sistema competitivo'?
'Soltanto in alcuni settori o per alcuni prodotti. Non sempre il contesto ambientale e logistico aiutano a mantenere i necessari livelli di competitività'.
I lavoratori stranieri possono essere una risorsa per il Piemonte? A quali condizioni?
'Sono una necessità. Da vivere come grande opportunità. Ma non accadrà meccanicamente. Serve un meticoloso lavoro di preparazione, innanzitutto culturale. Sia da parte di chi accoglie, sia da parte di chi è accolto. Dobbiamo pretendere rispetto reciproco, assicurando dignità e sicurezza per tutti'.
Decentramento, devolution, maggiori poteri alla Regione: saranno una chance in più?
'Il principio di sussidiarietà, che con altre parole ci hanno insegnato Hamilton e Cattaneo, si fonda sulla responsabilizzazione dei cittadini. Che tale principio faccia passi in avanti anche in Italia, il più statalista tra i Paesi a economia di mercato, non può che essere salutato positivamente e incoraggiato. Le istituzioni regionali e locali devono fare con determinazione la loro parte. Sapendo che le altre componenti della società piemontese, tra cui l'industria, si sentono altrettanto impegnate in questo senso'.
sintesi dell'articolo di Francesco Antonioli a cura di Pambianconews