La Maggior parte delle 170 aziende del settore tessile- abbigliamento in provincia di Vercelli è collocata in Valsesia, ai confini con la provincia di Biella. Un comparto piccolo, se rapportato al vicino Biellese, dove le aziende sono 1.500 e gli occupati oltre 27mila, ma che nel corso del 2000 ha esportato prodotti per 331,5 milioni di euro, pari a circa il 51% della produzione, e che occupa circa 6mila addetti. Secondo l'Unione industriale di Vercelli il fatturato di quest'anno dovrebbe aggirarsi tra i 620 e i 670 milioni di euro.
Il tessile valsesiano vanta alcuni dei principali nomi del comparto nazionale: dal Lanificio Loro Piana, che ha stabilimenti anche a Novara e negli Usa, al Lanificio Colombo; dalla Zegna Baruffa, che a Borgosesia conserva lo stabilimento di maggiori dimensioni, circa 80 dipendenti, alla Lora e Festa; dal Lanificio Reggiani (Quarona) all'Agnona, acquistata poco più di un anno fa dal Gruppo Ermenegildo Zegna di Trivero. Tutte aziende, queste, che grazie a una produzione di lane superfini e cachemire dall'elevato contenuto qualitativo hanno risentito meno di altre del rallentamento dei mercati mondiali manifestatosi a partire dallo scorso mese di luglio.
All'indomani dell'11 settembre, tuttavia, la congiuntura si è registrata una contrazione dei consumi, soprattutto negli Usa, che rischia di ripercuotersi sull'andamento degli ordini nei prossimi mesi. Il 27% delle aziende, secondo un'indagine dell'Unione industriale, prevedono un calo della produzione, mentre il 40% temono una diminuzione degli ordini per i prossimi mesi. In questa situazione si inserisce la trattativa in atto per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro e quella per gli integrativi aziendali.