Profitti in crescita del 5% per Polo Ralph Lauren. Nel secondo trimestre, conclusosi il 29 settembre, la griffe americana ha infatti visto salire l'utile netto a quota 51,3 milioni di dollari (circa 111 miliardi di lire), contro i 48,8 milioni realizzati nello stesso periodo dell'anno precedente. Più contenuto invece è stato l'incremento registrato nelle vendite (+2%) che sono infatti passate dai 586,2 milioni di dollari agli attuali 595,7 milioni di dollari (circa 1.287 miliardi di lire).
L'aumento del fatturato è stato guidato dai ricavi wholesale americani e dalle vendite in Europa dei brand aziendali, oltre che da un maggior controllo dei costi e delle scorte di magazzino. è sceso invece a 247,8 milioni di dollari (circa 535 miliardi di lire) il fatturato retail che nel secondo trimestre dell'anno scorso si era attestato a quota 255,8 milioni di dollari.
«Siamo soddisfatti del modo in cui siamo riusciti ad affrontare la situazione che si è delineata dopo gli eventi dell'11 settembre», ha detto Ralph Lauren, presidente e amministratore delegato della società, «anche se siamo cauti nel breve periodo le prospettive di lungo termine sono più che mai positive».
«Il mercato europeo», ha continuato Lauren, «che pesa sul fatturato globale in egual misura di quello americano, rappresenta per noi l'opportunità di crescita futura. Per accelerare il nostro business nel Vecchio continente abbiamo rafforzato il nostro team».
Durante il secondo trimestre Polo Ralph Lauren ha inaugurato due concept store in America, uno a New York a insegna Rrl e l'altro a Houston con l'etichetta Ralph Lauren collection, e un outlet store in Europa. Nello stesso periodo la società ha anche chiuso due outlet Polo jeans e uno spazio Club Monaco in Canada.
sintesi dell'articolo di Valentina Stramare a cura di Pambianconews