Un esercizio 2001 che si chiude con vendite a quota 112 miliardi di lire, un 2002 che si annuncia in crescita tra il 6 e l'8%. Questi i dati della Sportswear company, la società di Ravarino (Modena) a cui fanno capo i marchi Cp company e Stone island, che al 31 ottobre '01 ha registrato ricavi in crescita del 6% rispetto ai 106 mld di lire del corrispondente periodo '00.
«Abbiamo chiuso il 2001 con un giro d'affari di 112 mld di lire», ha spiegato Carlo Rivetti, presidente della Sportswear company spa, «nonostante la situazione generale siamo riusciti a mantenere i nostri obiettivi di fatturato. Per il prossimo esercizio, considerando gli ordini della primavera-estate 2002, abbiamo stilato un budget a forchetta tra i 96 e i 98 mld di lire. Il calo è dovuto all'uscita di scena della collezione Fendissime (che corrispondeva a vendite per circa 16 mld di lire). A parità di area di consolidamento», ha aggiunto, «abbiamo stimato una crescita tra il 6 e l'8%».
I progetti dell'azienda tessile sono concentrati anche sullo sviluppo dei mercati esteri. «A oggi l'export rappresenta il 52% del nostro giro d'affari», ha poi detto il manager, «nell'ultima stagione la Gran Bretagna ha superato la Germania che è da sempre il nostro mercato storico. Abbiamo registrato una buona crescita anche in Belgio, Olanda e Francia. Nell'area extra euro, la Corea è andata molto bene, così come il Giappone e la Cina». Il piano di sviluppo sarà infatti concentrato proprio su questi ultimi due mercati.
«In Giappone stiamo lavorando con il nostro distributore storico (Toyoda trading) per ampliare il retail», ha detto Rivetti, «ci muoveremo sia sul fronte corner, che attualmente sono 14, sia con un monomarca a Tokyo . Per quanto riguarda la Cina, abbiamo un contratto in esclusiva con Lane Crawford per Hong Kong», ha concluso, «con loro stiamo pianificando l'espansione in tutto il resto dell'area cinese. Stiamo pensando all'apertura di un flagship a Shanghai, anche se le cifre da pagare sono un po' troppo alte, in linea con le maggiori capitali dello shopping».
sintesi dell'articolo di Giampietro Baudo a cura di Pambianconews