Nei primi nove mesi il giro d'affari consolidato Lvmh è cresciuto del 10% a 8,661 miliardi di euro, rispetto ai 7,892 miliardi di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. Al primo posto si confermano la moda e la pelletteria con ricavi per 2,647 miliardi di lire (+16%), seguite dalla distribuzione selettiva (+13% a 2,562 mld di euro) e dai profumi (1,563 mld di euro a +12%). In calo vini e alcolici (1,410 mld di euro in diminuzione del 2%) e gli orologi e gioielli (-9% a quota 389 mln di euro). Altre attività hanno prodotto ricavi per 90 milioni di euro contro i 68 dei primi nove mesi 2000.
Secondo il colosso di Bernard Arnault, si è registrato un miglioramento generale dalla fine di settembre, nonostante il calo del fatturato che ha investito le boutique negli Stati Uniti, in Europa e Asia dopo gli attentati dell'11 settembre. «Molto promettente» viene invece definita la situazione in Giappone.
Nel terzo trimestre dell'esercizio in corso le vendite sono aumentate solo del 4% a quota 2,975 miliardi di euro contro un progresso di ben il 38% registrato nel corrispondente dell'esercizio precedente. Diversa la situazione nel solo mese di settembre, che ha visto il fatturato scendere dell'8% (del 4% a tassi di cambio costanti) a causa degli attentati terroristici negli Usa. Il gruppo ha sottolineato che l'indebolimento delle vendite è stato solo parzialmente compensato dalle forti performance di Sephora.
sintesi dell'articolo di Gian Marco Ansaloni a cura di Pambianconews