Gli esperti sono tutti intorno al lusso per cercare di capire che cosa potrà succedere a questo settore, a causa sia della crisi economica sia della paura e della nuova semplicità che sembra essere una delle tante reazioni indotte dall'abbattimento delle Twin Towers.
Naturalmente non è facile capire che cosa succederà alle aziende del lusso; si parla di crolli del 25-30% nelle vendite, ma non si sa quanto dureranno. In attesa di vedere come andrà il lusso, per ora si può cercare di tracciare una mappa.
E in questo ci aiuta una recente ricerca dello studio Pambianco, che ha considerato 15 gruppi italiani del lusso e ha stimato che l'anno scorso abbiano messo insieme circa 20mila miliardi di lire di fatturato. Poi ha calcolato quanta parte di questi soldi viene da vendite sul mercato americano ed è arrivato alla conclusione che si tratta grosso modo del 25%. E qui è evidente che nei prossimi mesi ci sarà una crisi, anzi è già cominciata. A seconda dei settori sembra che sia di circa 20-25%.
Pambianco ha anche fatto due altri tipi di calcolo. Ha esaminato quanto le singole aziende ricavano dal mercato americano. La più presente è la Safilo, che dall'America porta a casa quasi la metà del proprio fatturato. Per Ferragamo il fatturato realizzato negli Stati Uniti arriva al 34% del totale. Per la Zegna l'America conta per il 33%. Per Armani il 25%, come per Prada, Versace e Gucci.
L'altro calcolo fatto da Pambianco è quello sui settori. Si scopre così che i gioielli italiani hanno negli Stati Uniti quasi il 40% del proprio mercato. Gli occhiali il 33%, le calzature il 20% e l'abbigliamento il 12,3%. Su tutte queste vendite sul mercato americano si sentirà, nei prossimi mesi, il peso della crisi.
Inoltre la gente non solo compra meno, ma viaggia anche di meno. In sostanza, la crisi si abbatterà non soltanto sui 2.500 milioni di euro del nostro export "lusso" negli Stati Uniti, ma su tutti i 10 miliardi di euro di fatturato "lusso". Il problema, a cui non è possibile dare una risposta ora, riguarda la durata di questa crisi e di questa frenata degli acquisti "lusso". E la durata dipenderà dall'evoluzione dello scenario bellico, sul quale per ora nessuno sa dire niente di preciso.
sintesi dell'articolo di Giuseppe Turani a cura di Pambianconews