Nautica perde una bella fetta di utili. Il marchio americano di abbigliamento sportswear ha chiuso infatti il secondo trimestre (terminato lo scorso 1� settembre) dell'esercizio 2001/02 con un utile netto di 8,9 milioni di dollari (circa 18,7 miliardi di lire), subendo una diminuzione del 34% rispetto ai 13,4 dello stesso periodo dell'anno precedente.
Nel secondo trimestre l'andamento è stato invece positivo per il fatturato, che si è attestato a quota 199,3 milioni di dollari (circa 418 miliardi di lire) mettendo a segno un balzo del 17,5% rispetto all'analogo periodo dell'anno fiscale 2000/01.
«L'incremento del volume d'affari nel trimestre in un difficile contesto retail ci incoraggia», ha detto Harvey Sanders, presidente e amministratore delegato di Nautica, «a parte Nautica Europe, gli obiettivi fissati sono stati raggiunti, con particolare riferimento alle linee jeans, intimo e bambino».
La società americana ha preso atto infatti della contrazione della domanda e ha messo in guardia gli investitori in riferimento agli utili per azione dell'intero esercizio, previsti all'interno dell'intervallo 1-1,10 dollari a fronte degli 1,21 dollari stimati dagli analisti di Wall Street.