Il mondo della moda si rivoluziona. Ai movimenti in atto si aggiungono le tensioni derivanti dagli attacchi terroristici verso gli Usa che hanno paralizzato i consumi.
Eurofinanza ha sentito Carlo Pambianco, presidente della Pambianco Strategie di Impresa, società da parecchi anni attiva nella consulenza strategica alla moda.
"Gli allarmanti eventi Usa incideranno sull'andamento del settore. Per il gruppo LVMH il mercato americano vale il 26% quindi c'è stato un calo del titolo maggiore rispetto al settore. LVMH ha circa 160 duty free shop nei vari aeroporti. Questi centri, importante veicolo di commercializzazione dei prodotti, hanno subito una forte battuta d'arresto a seguito a seguito degli attacchi terroristici verso gli Usa.
Inoltre la media dell'esposizione sul mercato americano per il settore dell'abbigliamento in genere è pari al 15%, mentre il lusso esporta verso gli States il 25%. La contrazione dei consumi si riflette immediatamente sulle aziende. Il rallentamento degli acquisti è da addebitare anche a un effetto psicologico. Nell'arco di cinque, sei mesi la situazione potrà tornare in equilibrio".
Su che cosa farà LVMH con i 2,1 miliardi di euro incassati vendendo Gucci, Carlo Pambianco pensa che verranno utilizzati per ristrutturare il gruppo piuttosto che intraprendere nuove acquisizioni.
"Sarà un buon periodo per il gruppo Gucci che potrà, attraverso la liquidità che ha a disposizione, rilanciare il marchio YSLaurent.
A seguito della mancata quotazione è difficile che LVMH compri Prada perchè sono entrambe indebitate. Prada ha ritenuto opportuno non quotarsi in questa fase del mercato, ma sta continuando nella politica di rafforzamento del proprio marchio."