Il vero test del business, nel mondo del lusso come per tutti i settori, arriva nei momenti di crisi e ormai nessuno nega più le difficoltà vere e percepite sui mercati internazionali, cominciati anche prima degli eventi dell'11 settembre.
I segnali di difficoltà ci sono ovunque, ma la cosa significativa è che vengono soprattutto da aziende che sono diventate punti di riferimento per il settore, che hanno lavorato duramente e investito molto negli ultimi anni per conquistare quote di mercato sempre più ampie.
Gruppi come Gucci, Prada e Lvmh che hanno dettato le regole del gioco e così sono riusciti a estendere il mercato del lusso ben oltre il cliente elitario tradizionale. Per fare questo hanno investito in negozi propri in tutto il mondo, in personale, in attività produttiva e logistica, costruendo una macchina forte, aggressiva ed efficiente. Ma la forza di questa macchina è direttamente proporzionale alla forza del loro cliente. Per questo il calo del «consumer confidence» statunitense, la più accentuata negli ultimi 11 anni, è un segnale che condizionerà decisamente il lavoro di tutte queste aziende, abituate da anni a fatturati in crescita.
E mette alla prova i grandi costruttori del lusso che negli ultimi anni hanno creato grandi gruppi multibrand che sono ancora da integrare e sviluppare. In questo momento la loro dimensione, prima premiante, pesa.
Persone come Bernard Arnault, Domenico De Sole e Patrizio Bertelli saranno costrette a mettere la loro intelligenza e capacità a lavorare nel «down sizing», nei tagli, nell'efficienza, nel cost-control.
Certamente gli interessi contano, ma in questa fase sono anche i rapporti personali che condizionano fondamentalmente il modo di operare e la capacità di raggiungere accordi che consentiranno al business di andare avanti. Come sostiene Rebecca Moses, stilista americana che opera in Italia da anni, è fondamentale in questo momento venirsi incontro fra fornitore e compratore.
I momenti di crisi devono portare maggiore chiarezza e anche nuove opportunità. Quello che non ha vero valore sarà inutile, quello che ha potenziale verrà sviluppato. L'importante è essere capaci di distinguere.