A Micam e Mipel, le due rassegne di calzature e pelletteria terminate domenica a Milano, la risposta degli operatori è stata migliore del previsto. Per ora riassortimenti e ordini si mantengono su buoni livelli. Ma bisognerà aspettare l'evoluzione politica per verificare se i consumi non subiranno un'inversione di tendenza.
Il Micam si è chiuso con 32.542 visitatori, l'1% in più rispetto all'edizione di settembre 2000, di cui 12.720 giunti dall'estero. «Questi dati possono essere considerati un grande successo, se letti alla luce delle preoccupanti previsioni sulla partecipazione degli operatori stranieri a seguito della tragedia Usa e della conseguente chiusura dei mercati internazionali», ha detto Antonio Brotini, presidente di Anci. Infatti gli americani non sono stati del tutto assenti: 300 operatori qualificati provenienti da Stati Uniti e Canada hanno visitato e fatto ordini alla manifestazione del Portello. Sono aumentati gli ingressi di buyer russi, giapponesi e dell'area asiatica. In lieve flessione, invece, l'Italia e la presenza dai paesi arabi. I visitatori stranieri sono cresciuti del 4,9% su settembre 2000.
Sono abbastanza positivi anche gli esiti del Mipel, svoltosi in concomitanza con la rassegna di scarpe. I visitatori sono stati 14.931, di cui 2.986 giunti attraverso il passaggio Micam, mentre 11.945 sono entrati direttamente nei padiglioni Mipel (7.709 italiani e 4.236 stranieri). Rispetto al settembre 2000 si è registrato un decremento pari al 5,4%, (-18% le presenze estere, +3,2% gli italiani).