Sempre più spesso i produttori di scarpe per uomo entrano nel comparto donna. “Le aziende che hanno deciso di non vendere alle griffe della moda hanno bisogno di quote di mercato più ampie, spiega Antonio Brotini, socio di riferimento della Pakerson e presidente dell'Anci. Per chi come noi fa l'uomo, lo sbocco naturale è la produzione per la donna. Le prime stagioni, devono essere considerate utili per investire, non ci si può aspettare immediatamente un ritorno.”
Moreschi, altro nome storico dell'industria calzaturiera per uomo, ha utilizzato i propri punti vendita e l'ultimo invernale come stagione zero per testare la risposta delle donne e ha ottenuto risultati soddisfacenti.
Anche Diego Rossetti, uno dei soci della Fratelli rossetti di Parabiago tiene a sottolineare che ora i problemi del mercato sono soprattutto due: come riuscire a far conoscere le nuove collezioni, e come ammortizzare i costi che risultano molto elevati.