Domenico De Sole, presidente e amministratore delegato di Gucci è soddisfatto della pace appena sottoscritta soprattutto perchè la società che guida continuerà a mantenere la sua indipendenza anche se solo fino al 31 dicembre 2003. Subito dopo, però, il governo dell'impresa sarà più saldo in mano a Pinault.
Il finanziere francese potrà infatti esprimere la maggioranza dei rappresentanti nel consiglio di sorveglianza (5 su 9) e avrà il diritto di veto nelle decisioni prese dai membri indipendenti.
Nei prossimi due anni, il vertice della Gucci continuerà ad agire secondo i piani. Forte di una liquidità di 4 mila miliardi dovrà ancora crescere con acquisizioni.
In questo contesto l'unica variabile che potrebbe condurre il gruppo a mutare strategia è l'andamento dell'economia internazionale.