Com'era prevedibile anche De Rigo, come Prada e molte altre, ha deciso di rinviare la quotazione su Piazza Affari, prevista entro fine anno. Lo
dice a Reuters una fonte dell'azienda, già quotata al Nyse.
“Rimandiamo ad aprile/maggio, mercati permettendo: gli
attacchi dei giorni scorsi hanno sfiancato piazze finanziarie
già provate dagli ultimi mesi”, dice la fonte aziendale.
La struttura dell'offerta, che sarà guidata da Lazard e
IntesaBci come global coordinator è ancora tutta da decidere.
Il listino dovrebbe essere lo Star. “Il flottante dovrebbe
essere minimo il 35%.
“Per il 2002, e prescindendo da eventi eccezionali, noi
stimeremmo un tasso di crescita del fatturato intorno al 10%,
rispetto al +3-4% di media nel settore occhiali”.
L'immagine del gruppo, sottolinea, è forte di marchi come
Louis Vuitton, Prada … “e di quelli che da quest'anno iniziano
a far collezione, Celine Loewe e Fendissime”. Dall'anno prossimo De Rigo inaugurerà le collezioni di Givency e Marzacobs”.
Il gruppo è uno dei maggiori produttori e distributori di
occhiali al mondo e conta su tre divisioni: due all'ingrosso
(una in joint venture con Prada, l'altra di produzione e
distribuzione propria) e una diretta al retail, che si basa su
due catene di distribuzione di occhiali e prodotti ottici in
Inghilterra e Spagna.
Oggi l'azionariato del gruppo è formato al 72% dalla
famiglia De Rigo, al 5% da Prada, all'1,8% dal direttore
generale del gruppo. “Prada ha un'opzione per un ulteriore 10%
che scade nella prima parte del 2002, LVMH per un 5% che scade a
marzo”.
De Rigo ha archiviato il primo semestre con un fatturato
consolidato di 269,6 milioni di euro (+13,5% rispetto ai primi
sei mesi 2000).