Fatturato in crescita per Finpart . Il gruppo quotato alla borsa di Milano e attivo nel sistema moda con marchi del calibro di Cerruti e Frette ha chiuso, infatti, il primo semestre dell'esercizio in corso con un volume d'affari consolidato pari a 368,8 miliardi di lire, registrando un balzo del 42% rispetto allo stesso periodo del Duemila.
L'andamento del turnover è stato influenzato dalla politica delle acquisizioni, ma a parità di perimetro di consolidamento la performance ha raggiunto comunque un progresso del 22%, passando a un fatturato di 272 miliardi di lire dai 223 miliardi del Duemila. La tendenza al rialzo è molto forte a livello di margine operativo lordo, che alla fine del semestre si è attestato a quota 11,8 miliardi di lire, mettendo a segno un incremento del 75% rispetto ai 6,76 miliardi del Duemila.
A livello geografico i segnali di crescita sono provenuti da tutti i mercati, mentre per i diversi business del gruppo sono state rilevate alcune differenze. Il primo semestre si è chiuso quindi in linea con i piani del management, compreso l'andamento del risultato netto che si è tradotto in una perdita consolidata di 37 miliardi di lire a fronte di un rosso di 18 miliardi registrato alla metà dell'esercizio 2000. Ma come ha sottolineato Facchini «il risultato netto di quest'anno non ha nessun tipo di significatività rispetto a quello del 2000 poiché è stato influenzato da fattori non ricorrenti come variazioni nel perimetro di consolidamento, ammortamenti di goodwill e oneri straordinari relativi alla cessione delle attività alberghiere».
Insieme all'approvazione dei risultati semestrali la riunione del consiglio di amministrazione di Finpart ha avuto all'ordine del giorno anche la cooptazione di Ubaldo Livolsi, venture capitalist e fondatore del Fondo Convergenza oltre che presidente e amministratore della società di consulenza Merchant bankers Livolsi & partners.