Acque agitate in casa Trussardi. La maison del levriero registra infatti ulteriori defezioni nel management dopo il tris di dimissioni rassegnate negli ultimi giorni da Carmelo Pistone, Marco Nardella e Antonio Giussani.
Pistone si occupava della parte commerciale e in passato aveva lavorato da Gucci. Nardella invece, con esperienze da Romeo Gigli (It holding), Columbus/BB e Shandwick, era approdato alla maison del levriero all'inizio dell'anno in qualità di responsabile delle relazioni esterne e ufficio stampa. Giussani invece, con un passato da Bally, si occupava della parte creativa con particolare riguardo agli accessori ed era responsabile prodotto calzature.
Nel maggio scorso Francesco Trussardi, presidente della società, aveva annunciato che era in corso la ricerca di un nuovo amministratore delegato, in occasione della conferenza stampa di presentazione del restyling del Marino alla Scala, costato 5 miliardi di lire. Al momento però non risultano new entry ai vertici della casa di moda.
Secondo quanto dichiarato dalla maison, il gruppo Trussardi nell'ultimo esercizio avrebbe totalizzato un fatturato di 400 miliardi di lire, pari a una crescita dell'8%, a fronte di un utile ante imposte di 35 miliardi. Attualmente la holding Finos controlla le due società operative, la Sosir e la Rotondi evolution (quest'ultima, quotata a piazza Affari, ha chiuso il Duemila con ricavi per 120,4% miliardi, +15%), che a loro volta detengono quote in circa 20-25 società.
Lo sviluppo retail di Trussardi ha interessato quest'anno l'Estremo oriente con una boutique aperta a Shanghai e due a Pechino e Hong Kong. In Italia le boutique monomarca sono dieci (tre a Milano, una a Bologna, Firenze, Roma, Padova, Venezia, Capri, Portocervo Marina).