Dopo i cosmetici e la casa, Giorgio Armani, si lancerà nel business degli hotel, degli orologi di lusso e dei gioielli. Per il momento lo stilista non prende in considerazione una futura entrata in Borsa sottolineando che di solito un’azienda si quota per cercare soldi e finanziare lo sviluppo. E questo non è un loro problema.
Nel primo semestre 2001 i ricavi sono cresciuti del 22,5% a 641 milioni di euro, dato che conferma la loro crescita complessiva tra il 20 e il 25% per l’intero anno. Lo stilista non è interessato ad acquisire nuovi marchi, ma è alla ricerca di aziende di produttori nei settori maglieria, sportswear e accessori.
Gli investimenti complessivi di quest’anno saranno circa di 200 miliardi e verranno utilizzati per la creazione di nuovi negozi e la ristrutturazione di alcuni siti esistenti. Quest’anno saranno aperti 33 punti vendita, di cui tre monomarca sulla casa: a New York, Los Angeles e Hong Kong. In ottobre sarà inaugurato il primo negozio a Mosca e poi sarà la volta di San Paolo in Brasile
Lo stilista non prende in considerazione l’idea della pensione, ma sta pensando alla successione. Dopo aver riorganizzato il gruppo e rimpolpato la squadra dei manager, sta strutturando l’azienda creando per ogni settore un gruppo di lavoro idoneo. Anche per la parte stilistica non ci sarà un delfino, ma un team di persone.