Dopo aver superato nel 2000 51 miliardi di fatturato e una rete di 90 negozi, il gruppo napoletano Pashà DiOr SpA vara il progetto franchising. Con obiettivi molto ambiziosi: in 10 anni 1000 nuovi punti vendita. Con un occhio alla quotazione in Borsa nel 2003. L’azienda negli ultimi anni ha fatto registrare un tasso di crescita del 60%annuo e le previsioni del 2001 si attestano intorno ad un giro d’affari di 90 miliardi, obiettivo per il quale hanno lavorato 650 dipendenti.
L’intuizione di Gianfranco Carillo è stata quella di dotare la Pashà di una rete di una rete di vendita propria che garantisse il naturale sbocco sul mercato della merce prodotta. Oggi hanno raggiunto 90 punti vendita diretti, 15 dei quali situati all’estero e precisamente 7 in Polonia, 3 in Spagna, 4 in Ungheria e 1 nella repubblica di San Marino, per un totale di 25 mila mq di superficie e un investimento complessivo di 30 miliardi di lire.
Consolidata la rete vendita secondo un format ben preciso, uguale sia in l’Italia che all’estero, che prevede essenzialmente il posizionamento dei negozi in centri commerciali, la Pashà lancia il progetto franchising e annuncia l’apertura dei primi tre punti vendita a L’Aquila, Gragnano (Na) e Lanciano (Chieti).
Il fine ultimo di tutto questo gran darsi da fare rimane comunque la quotazione in Borsa dell'azienda che non avverrà prima del 2003.