Claudio Del Vecchio ha abbandonato l’impero degli occhiali del padre per risanare i problemi di alcune aziende di moda. Quando Claudio del Vecchio si è trasferito a New York dall’Italia non sapeva nulla della lingua Inglese e del mercato degli occhiali Statunitense. Diventare responsabile della divisione americana di Luxottica, la catena di occhiali controllata dal padre Leonardo, è stata per lui una sfida personale. In 15 anni ha preso parte all’avvio dell’offerta pubblica di acquisto, con l’acquisizione di LensCrafters nel 1995 e con la sua successiva espansione, Luxottica è diventata leader nelle vendite al dettaglio di prodotti di ottica nel Nord America, con un aumento delle vendite del 25%, raggiungendo i 2 miliardi di dollari.
Il suoi meriti come co-CEO di Luxottica spesso non venivano riconosciuti a causa dell’attenzione che era rivolta verso il successo del padre. Nel 1997 Leonardo Del Vecchio espresse a Claudio il desiserio di riportare a galla la catena di abbigliamento femminile Casual Corners che avevano acquisito insieme alla LensCrafters. Così furono investiti 300 milioni di dollari per modernizzare i negozi e migliorare il sistema di distribuzione e informazione. Ma l’investimento non aumentò le vendite e non fermò le perdite.
Così Claudio vide in questa situazione un’occasione per dimostrare il suo valore. Dopo dieci anni di perdite, grazie alla strategia del giovane imprenditore, Casual Corner ha chiuso il 2000 con un utile netto di 40 milioni di dollari su un giro d'affari di 808 milioni di dollari. Claudio, che finalmente aveva acquisito il rispetto del padre, non si è affrettato a tornare a Luxottica. Quest’anno ha acquisito per 8.5 milioni di dollari l'azienda di abbigliamento femminile Adrienne Vittadini, ha comprato la Carolee Design e ha fatto un'offerta per Brooks Brothers.