Anche se i 2.400 miliardi investiti nella Gucci due anni fa, oggi valgono mille miliardi in più, Bernard Arnault non ha fatto nulla per favorire la griffe fiorentina guidata da Domenico De Sole. Anzi, la Gucci ha accusato Arnault di abuso di posizione dominante e ha trovato in Francois Pinault un cavaliere bianco al quale ha riservato un aumento di capitale che l'ha fatto diventare, con il 40%, il primo azionista del gruppo.
Una sconfitta per il gruppo Vuitton. Nel primo semestre 2001 le vendite di Lvmh sono aumentate del 12% e per l'intero anno la crescita sarà di due cifre, sia per il fatturato sia per l'utile prima degli interessi e delle tasse.
La debolezza dello yen causerà un drastico calo delle vendite di prodotti di Louis Vuitton ai giapponesi. Non solo, ma le quotazioni di Borsa, hanno ancora un rapporto prezzo/utile talmente alto che non potranno, che scendere ancora.
Lvmh ha anche un cash flow negativo per 332 milioni di euro per cui ha dovuto finanziare le acquisizioni con altri debiti che hanno dilatato gli interessi passivi. Nonostante tutto questo Arnault continua a battagliare con Pinault che si è preso la Yves Saint Laurent, ma gli ha reso il colpo aggiudicandosi insieme a Prada il 51% della Fendi per mille miliardi.