La crisi comincia a farsi sentire nei conti dei grandi colossi del casual Usa. Vf corp, primo produttore al mondo di jeanswear, ha diffuso utili del secondo trimestre in calo a causa del difficile clima macroeconomico, anche se superiori alle fosche attese. Il produttore di Greensboro, North Carolina, che produce brand come Lee, Wrangler, North face e Vanity fair, ha conseguito nel trimestre chiuso lo scorso 30 giugno utili per 69,3 milioni di dollari (circa 158 miliardi di lire), pari a un eps diluito di 0,6 dollari, contro i 75,7 milioni di dollari (0,64 dollari per azione) di un anno fa. Le stime degli analisti rientravano invece in un range compreso fra 0,54 e 0,58 dollari, secondo una ricerca di mercato condotta da Thomson Financial/First call. La flessione del 6% negli utili è inferiore alla previsione formulata dalla stessa azienda, che aveva stimato un declino del 15%.
Vf corp ha fatto sapere che gli utili per l'intero esercizio saranno sostanzialmente stabili e che l'azienda provvederà a un buy back di azioni proprie per un valore massimo di un milione di dollari (circa 2.273 miliardi di lire) per trimestre.
Mackey McDonald, presidente e amministratore delegato di Vf corp, ha fatto sapere che l'obiettivo è quello di ridurre le scorte di 100 milioni di dollari (circa 227 miliardi di lire) entro la fine dell'anno. La società ha aggiunto che anche i margini sono diminuiti a causa della decisione di ridurre le scorte di jeanswear e della minore redditività di linee di prodotto come Playwear e Jantzen.
Bene è andato il business domestico dell'abbigliamento intimo, mentre sono rimaste ferme sui livelli dell'anno scorso le vendite di jeans, Tranne in Europa dove i pant in denim hanno fatto registrare un balzo del 18%.
Vf corp ha aggiunto che i brand di outdoor (JanSport, Eastpak e North Face) hanno dato performance molto positive con ricavi in crescita del 55% grazie alle acquisizioni fatte nel 2000. Relativamente all'anno fiscale che si chiuderà il 31 dicembre 2001, gli analisti si attendono utili compresi tra i 3,08 e i 3,2 dollari per azione con un consensus intorno ai 3,16 dollari. L'anno scorso Vf corp aveva guadagnato 2,92 dollari per azione. Il cash flow derivante dalle operazioni nel 2001 dovrebbe essere compreso tra i 450 e i 500 dollari (circa 1.022-1.136 miliardi di lire) e sarà indirizzato prevalentemente verso la riduzione del debito e il riacquisto di azioni proprie.