I Lardini sono conosciuti in tutto il mondo come gli specialisti italiani del cachemire. Infatti è l’uso di tessuti pregiati il loro punto di forza. Tra i loro fornitori ci sono Loro Piana, Ermenegildo Zegna, Carlo Barbera, Cerruti 1881 e drappieri inglesi come Hield Brothers, Alexander of Scotland e Jerome Fabrics. Un settore, quello del lusso, che i Lardini hanno imparato a conoscere lavorando per griffe d’alta moda come Byblos, Les Copains e Versace.
I punti vendita serviti oggi sono 400, seguiti da venti agenti per buona parte impegnati all’estero e sono tutti negozi al dettaglio, nessun rapporto diretto con il canale dell’ingrosso. Le due ultime regioni in cui l’azienda si è ampliata sono state la Sicilia e la Sardegna, ma il vero obiettivo è l’estero. Già ben presenti con la loro etichetta in Inghilterra, Francia, Grecia, Medio ed Estremo Oriente, ora i Lardini vogliono attaccare il complesso mercato americano.
Il progetto dovrebbe essere messo in pratica a partire dal 2002 e farebbe lievitare la percentuale dell'export sul fatturato al 70% contro l’attuale 60%. Nonostante la crisi anche in Giappone i ricavi continuano ad aumentare.
Nel 2000 hanno fatturato 43 miliardi e quest’anno, secondo le stime aziendali, dovrebbero salire a 50 mld. Risultato che sintetizza un progresso costante, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo. In cima alle priorità c’è ancora la ricerca di una qualità che consenta un modo di vestire confortevole.