Il più grande operatore distributivo al mondo, il gigante americano Wal-Mart, con un volume di affari vicino ai 200 miliardi di dollari (400mila miliardi di lire), vuole incrementare il business europeo e si prepara a sbarcare anche in Italia, considerata rilevante nel panorama continentale.
La vocazione allo sviluppo oltreoceano è stata ribadita nel corso del convegno Cies di Praga anche da John Menzer, presidente e CEO di Wal-Mart international, che vede l'Europa come strategica per i piani di sviluppo del gruppo.
Wal-Mart si contraddistingue per l'efficienza, le relazioni con l'industria e i prezzi superscontati. A detta di Pete Netzel, senior vice president international food merchandising, il loro modello ha ampi margini di sviluppo e può contribuire ad avere dei grandi vantaggi per il consumatore in quelle aree, come quella europea, contraddistinte da una competizione non particolarmente accesa tra le catene commerciali.
L'ingresso di Wal-Mart sul mercato italiano, anche tramite una partnership (non esclusa dai vertici del gruppo), porterebbe ad una nuova guerra dei prezzi nel settore del largo consumo in accoppiata con il decollo dell'euro. Sui nomi dei gruppi europei e italiani interessati dalle trattative vige ancora il massimo riserbo.
Nel corso degli ultimi cinque anni il volume d'affari di Wal-Mart si è raddoppiato grazie all'internazionalizzazione. L'esercizio '96 si era chiuso con un volume di vendite pari a 94 miliardi di dollari. Oggi Wal-Mart conta circa 1.100 unità di vendita fuori dagli Stati Uniti (Gran Bretagna, Germania, Sud America e Asia) contro i 276 del '96.