Si è conclusa a Canton, presso il Chinese Export Commodities Fairground, l'11� edizione di Shoes & Leather, svoltasi dal 5 all’8 giugno.
UNIC (Unione Nazionale Industria Conciaria) e UNAC (Unione Nazionale Accessori e Componenti) hanno coordinato per il 6� anno consecutivo il padiglione Italia che copriva un’area netta di oltre 600 mq.
La collettiva italiana, che come sempre era la più numerosa, comprendeva 49 espositori dei quali 32 concerie e 17 aziende del settore accessori e componenti, tessile e sintetico. Presenti nel padiglione Italia anche 14 costruttori di macchinari e chimici coordinati da Assomac. Gli espositori hanno espresso nella quasi totalità molta soddisfazione per l’esito dell’evento e per numero di contatti avuti in fiera, anche se alcuni hanno auspicato maggiore selezione e controllo degli ingressi per il futuro.
I visitatori nei quattro giomi di manifestazione sono stati 24.986, di cui il 71% proveniente dal Guangdong, il 22% dal resto della Cina e il restante 7% dall’estero (soprattutto Corea, India, Indonesia, Malesia Taiwan e Vietnam). Gli utilizzaton erano in prevalenza calzaturieri e peliettieri.
La fiera quest’anno ha visto un ulteriore incremento di espositori, che hanno raggiunto un totale di 560 aziende (425 nel 2000) e provenivano da Austria, Australia, Bangladesh, Belgio, Cina, Inghilterra, Italia, Francia, Germania, Hong Kong, India, Corea, Marocco, Pakistan, Singapore, Spagna, Taiwan, Tailandia ecc.
La manifestazione è l’evento più importate in Cina per le aziende che producono calzatura e pelletteria. Essa sta inoltre aumentando la sua importanza come riferimento non solo per il mercato locale ma anche per quello nazionale e regionale del sud est asiatico.
Nell’area di Guangdong infatti, dove si svolge l’evento, si trovano più di 5.000 calzaturifici per una produzione annua di 3 miliardi di paia di calzature, pari aI 50% della produzione totale cinese. Di queste, quasi 2 miliardi di paia vengono esportate per un valore di 5 miliardi di dollari. Pur confermando la sua forte vocazione aIl’export, il Guangdong sta gradualmente consolidando una produzione di livello medio destinata sempre più al mercato intemo regionale e nazionale, che alimenta una arricchita domanda di materiali innovativi e a maggior valore aggiunto come quelli italiani.
Nel corso del gennaio 2001 l’export di pelli trattate verso la Cina è stato di 103 miliardi di lire (86 miliardi di finito), di cui il 70% intermediato da Hong Kong. Continua ad aumentare progressivamente l’export diretto verso la Cina in senso strefto (c.d. mainland China), per effetto della riduzione daziarie adottate dalle autorità di Pechino. L’aumento percentuale dell’export di conciato è stato dell’82% in valore (in particolare +73% per il finito) e del 44% in metri quadri. 1 componenti per calzatura hanno fatto registrare un -6% in valore.
Dallo scorso maggio è inoltre operativo a Canton un ufficio UNIC-UNAC, incaricato di svolgere indagini di mercato per gli associati e ricercare/contattare potenziali partner.