Benetton, Armani, Fendi, Marzotto e altri ancora. I big della moda made in Italy fanno tendenza. E non solo nel look, ma come imprese: leggere, in grado di coordinare l'intera catena del valore, agili e capaci di coordinare indifferentemente strutture interne ed esterne, dal design alla ingegnerizzazione, dalla produzione alla logistica, fino alla distribuzione e alla finanza.
Un modello, quello di queste imprese, esportato ora in Spagna e in Gerrmania e nel resto del mondo, grazie ad un manuale creato dalla Csc (Computer sciences corporation, terza multinazionale americana dei servizi informatici dopo Ibm e Eds), che ha trovato in Italia l'ispirazione per sperimentare soluzioni avanzate di organizzazione dei processi aziendali.
La filiale italiana, presieduta da Daniele Carboni, ha fatturato quest'anno 230 miliardi e se ne prevedono 420 nel 2001. Previste anche acquisizioni (l'ultima in ordine di tempo la milanese Infoser).