Sarà il produttore di Mattarello di Trento a occuparsi del pr�t-à-porter maschile di Emanuel Ungaro. Anche se al momento esistono poche informazioni in merito all'intesa raggiunta tra le due parti, l'intenzione del gruppo Vestimenta, come rivelato da Giovanni Bassetti, presidente di Vestimenta, punta al rilancio in grande stile dell'etichetta Ungaro uomo insieme a Ferragamo e al management della griffe francese.
Trainata, infatti, dalla crescita registrata dal segmento donna (che dovrebbe chiudere il 2001 con un fatturato di circa 40 mld di lire, ndr), la griffe sembra aver deciso l'allargamento al comparto uomo, secondo lo schema contrattuale di licenza produttiva e distributiva in atto per la donna.
Ma se da un lato decolla il progetto homme firmato Ungaro, dall'altro è stato fermato, per ragioni ancora non chiare, il pr�t-à-porter maschile firmato firmato Céline e prodotto da Vestimenta .
Quest'ultima, punta, invece, la sua attenzione sull'etichetta aziendale Hilton-Vestimenta, che a oggi rappresenta il 60% del fatturato totale della nuova Vestimenta, ma anche sulla jv con Massimo Piombo.
Vestimenta ha chiuso il 2000 con un fatturato complessivo di 240 mld di lire, che diventano circa 90-100 mld se si esclude il business di Armani con il quale è stata creata la newco, che si chiamerà Borgo 21.
La nuova società, a capitale diviso tra il gruppo di Mattarello di Trento (40%) e lo stilista piacentino (60%), si occuperà della produzione e della distribuzione della prima linea Giorgio Armani uomo e donna, partendo da un fatturato che nell'esercizio 2000 ha raggiunto la soglia dei 150 miliardi di lire.