Il gruppo di Paolo Trento chiude il 2000 con un fatturato di 167 miliardi (incremento del 15% rispetto al ’99), stimati a 200 per il 2001.
Il gruppo Finduck che opera nei settori della pelletteria, abbigliamento ed accessori con i marchi Mandarina Duck, Lamarthe e Tibaldi, sta per iniziare anche la produzione di orologi, grazie ad un accordo con Seiko che si prevede porterà, per il primo anno, un fatturato di circa 13 milioni di dollari, per arrivare dopo tre anni a quota 22 milioni. Per questo progetto è prevista anche una massiccia campagna pubblicitaria, per la quale sono stati investiti, nel 2001, 15 miliardi, di cui 7.5 sulla stampa.
Il 2001 si prospetta sotto i migliori auspici: i primi quattro mesi hanno fatto registrare un aumento del 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Marco Bizzarri, direttore generale del gruppo, conferma che dopo tre anni quasi in pareggio (se non in perdita, nel ’98), ora gli utili sono in ripresa.
Il giro di affari è sviluppato per 90% in Europa, mentre Asia e Stati Uniti sono mercati marginali. Il piano di sviluppo al momento prevede: una strategia distributiva con negozi-immagine per implementare il valore del marchio (ad oggi esistono circa 1.000 punti vendita multimarca, 110 monomarca di cui 60 in Italia con la previsione di aprirne, entro tre anni, altri 50 nelle principali città europee), la diversificazione dei mercati e l’ingresso in nuovi settori merceologici tramite partnership.
Paolo Trento, fondatore dell’azienda insieme al cugino Piero Mannato spiega il nuovo concept della distribuzione. Mandarina Duck sarà presente nelle principali capitali mondiali con negozi immagine chiamati ambasciate. Il primo è stato aperto a Parigi, prossime aperture saranno Londra, Milano, Berlino e Madrid. Nelle città di media grandezza verranno invece aperti (circa 20) i consolati. Questo piano non esclude, comunque, i punti vendita multimarca che contribuiscono per il 50% al fatturato.