Si chiama Multimoda Network il nuovo quartier generale del fashion system milanese creato nell’aprile ’99 dal bresciano Clemente Signoroni.L'operazione è finanziata al 70% da Gianfranco Bertoli,amministratore delegato della banca Fineco.
Multimoda si presenta come una holding industriale che ha come obbiettivo quello di lanciare un nuovo modo di fare industria nel settore abbigliamento. La sfida di Signoroni si basa su sette divisioni, nove aziende che sviluppano un fatturato di 250 miliardi, danno lavoro a 650 dipendenti e hanno un campo d’azione che spazia dagli abiti di lusso allo sportswear.
L’obbiettivo aziendale è quello di essere partner di rilievo per i negozi multimarca di abbigliamento che operano in Europa, attualmente è presente in 6.500 punti vendita, di cui 2.500 in Italia, raggruppa una serie di aziende del settore tessile e dell’abbigliamento e punta a definire un portafoglio di marchi medioalti e alti da proporre alle boutique.
Al momento vanta in portafoglio diversi marchi: per l’uomo Redaelli o Fusco e Les Copains(prodotti su licenza); per la donna Alma, Montana e Simultaneous, Di Castelbajac (prodotte su licenza le collezioni uomo, donna e jeans) e il marchio Rena Lange anch’esso su licenza.
Altri importanti marchi di proprietà sono Domina, I Maschi e K-Way.
I piani per il futuro puntano ad arrivare ai 450 miliardi di fatturato nel giro di un’anno e di prevedere nuovi ingressi sul suo fronte societario (è in corso una trattativa con la Famiglia Pea che controllava il gruppo Alma).
La quotazione in borsa resta un obbiettivo per la primavera del 2003 e a questo scopo é stato ampliato il libro dei soci.